Il blog di Rosanna Spinazzola

martedì 8 novembre 2011

Premio letterario Coppedè

Un concorso letterario, indetto dal Comune di Roma. Un premio dedicato al quartiere Coppedè, “unico esempio a Roma dell’eclettismo dell’architetto e scultore fiorentino Gino Coppedè”.
Chi  conosce Roma non può ignorare questo quartiere che combina in maniera originale stili architettonici tanto diversi. Liberty, Art Decò, Gotico e Barocco, fusi con l’arte medievale, rinascimentale e dell’antica Grecia. Il risultato è conturbante, spiazzante, ammaliante.
Una zona franca nella frenesia caotica dell’Urbe.
Per queste creazioni surreali ho creato una storia brevissima. Il titolo è La casa del quartiere Coppedè
SINOSSI
Gualtiero, il protagonista, abita il quartiere nell’immediato dopoguerra. Soggiogato da quelle visioni di calce e cemento cade vittima delle sue stesse illusioni e, semplicemente, perde il senno. Vediamo il quartiere attraverso i suoi sensi, i suoi sentimenti. Angoscia, paura, inquietudine. Sente che il quartiere lo ha condannato a una esistenza diversa, limitata. Lo imprigiona, gli toglie l’aria, la libertà. Ma è davvero così? In un “mondo esterno” in cui la “malta grezza del materialismo” si è infiltrata ovunque, chi è davvero il folle? Chi vive imprigionato e conduce una esistenza limitata? Non lui.

Deve essere piaciuto, a giudicare dal risultato. Ecco qualche foto della premiazione






La targa e la pubblicazione dei racconti 



-Qui il racconto completo, con il titolo cambiato (chissà perché): La casa del quartiere Coppedè

-L’incipit del mio racconto:

LA CASA DEL QUARTIERE COPPEDE’

E così è arrivata la fine. Il tempo si è ripiegato su se stesso ed ha ingoiato ogni cosa. Non rimane più nulla: nemmeno detriti. Sono l’unico superstite. Il resto è carne guasta.
Fatico a ricostruire gli avvenimenti, ma è necessario. Per troppo tempo ho conservato il segreto.

-Il link al sito Premio Coppedè


Uno dei ragazzi che ha valutato il mio racconto per la selezione si è venuto a complimentare. Mi ha detto di averlo letto di notte e durante la lettura si è dovuto alzare per accendere la luce. La storia gli ha provocato una inquietudine sottile che gli è rimasta attaccata addosso per ore.
Quale migliore complimento poteva mai essermi fatto?









2 commenti:

  1. Magnifico Rosanna!
    ancora una volta complimenti per questo meritatissimo riconoscimento! :)
    sono tanto fiera di te

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  2. Eh, grazie! È stata una bella esperienza! Troppo buona... ^^

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