[Suggerimento musicale per la lettura: R. Cacciapaglia_ Lux libera nos]
Dopo “sapere” di cui scrivo qui, la seconda delle quattro parole del mago è OSARE.
Secondo Eliphas Levi, osare è “un coraggio che nulla può far
vacillare”.
“Non sei capace”, “è troppo tardi per te”, “questo progetto
è troppo ambizioso”, “sei brava ma non hai talento”, “pensa alle cose serie”: tutti ci siamo sentiti dire (e
ci siamo detti) una di queste frasi almeno una volta nella vita, soprattutto in
coincidenza dell’impegno profuso in un lavoro creativo.
No, dico davvero: mi arrabbio con chi mi dice queste cose. Sublimo
il sentimento distruttivo della rabbia e lo uso a mio favore, utilizzandolo per
capire quando è il momento di dire “basta”. E visto che ci sono, mi arrabbio anche con me
stessa tutte le volte che la mia voce interiore censoria me le sussurra a
tradimento.
Osare è desiderare qualcosa che ancora non ho ma che,
alla luce della conoscenza acquisita, posso formulare.
È un fuoco che arde.
Le voci continuano: “potrei farlo, ma non ho tempo”, oppure
“sarei capace, ma non posso permettermelo”.
Non è così.
Il “non posso” è sempre un “non voglio”. E non voglio, perché ho paura.
Per volere, che è la terza parola del mago, è necessario superare la paura, afferrare il coraggio a due mani e concedersi il diritto di desiderare.
La vita non è quella che ci insegnano, o quella che crediamo. Per me la vita è ciò che della vita facciamo.
Dopo aver accumulato sapienza, è necessario ritrovare il
proprio potere personale e fare di tutto per favorire la propulsione in avanti
dei propri desideri.
William Murray scriveva, citando Goethe: “C'è una verità elementare, la cui
ignoranza uccide innumerevoli idee e splendidi piani: nel momento in cui uno si
impegna a fondo, anche la provvidenza allora si muove. Infinite cose accadono
per aiutarlo, cose che altrimenti mai sarebbero avvenute. Ho imparato un profondo rispetto per una frase di Goethe: -Qualunque cosa tu
possa fare, o sognare di poter fare, incominciala. L'audacia ha in sé genio,
potere, magia. Incomincia adesso-.”(1)
Per far fluire la magia è necessario avere il coraggio di
desiderare, “un coraggio che nulla può far vacillare”, credere in se stessi
sempre, e OSARE.
Un esercizio utile per me è pensare, di tanto in tanto, a
cinque cose che vorrei e che non ho. Cinque cose che desidero davvero,
materiali e immateriali. Chiedermi perché le desidero, cosa rappresentano per
me e così via a ritroso, fino alla radice che alimenta il desiderio.
(1) William Hutchison Murray, "The Scottish Himalayan Expedition" (1951). La frase di Goethe a cui si riferisce proviene da una traduzione delle righe 214-30 del Faust ad opera di John Auster nel 1835. (Londra, Cassell, 1835, p.20).
Friedrich, "Luna nascente sul mare" |
"Non esistono ostacoli troppo grossi, signore. Esistono solo motivazioni troppo piccole." (Leo Ortolani, Rat-Man)
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